Associazione Italiana per lo Studio del Glaucoma


Sezione Italiana Dell'European Glaucoma Society


Glaucoma F.A.Q.

ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI GLAUCOMATOSI

In questa sezione sono riportate le domande più frequenti riguardanti il glaucoma (è possibile accedere a ciascuna di esse direttamente dai link sottostanti):

1. Cos’è il glaucoma?

torna su

Con il termine “glaucoma” si indicano un gruppo di patologie oculari generalmente, ma non sempre, associate ad un rialzo della pressione intraoculare. Il glaucoma determina un danno progressivo a carico del nervo ottico, cioè di quella struttura anatomica responsabile della trasmissione di informazioni visive dall’occhio al cervello. Tale danno si traduce inizialmente in una perdita di visione periferica (difetto del campo visivo periferico), seguita poi da difetti della visione centrale e potenzialmente da cecità.

2. Quante forme di glaucoma esistono?

torna su

Possiamo, in modo semplificato, distinguere: - Glaucoma primario ad angolo aperto: è la forma più comune, in cui la perdita visiva è graduale e senza sintomi, con un decorso clinico generalmente della durata di anni. Proprio per questa ragione una considerevole porzione di campo visivo può essere già irrimediabilmente danneggiata al momento della diagnosi. Si associa frequentemente, ma non sempre, a valori di pressione intraoculare sopra la media. - Glaucoma primario ad angolo chiuso (forma acuta): è una forma di glaucoma caratterizzata da un drastico ed improvviso incremento della pressione intraoculare, dovuto alla chiusura della naturale via di deflusso del liquido contenuto all’interno dell’occhio (angolo irido-corneale). Si accompagna all’insorgenza di visione annebbiata, dolore oculare, arrossamento, mal di testa, nausea e vomito (i sintomi non necessariamente sono sempre tutti presenti). Gli elevati valori di pressione intraoculare raggiunti (anche superiori a 60 mm Hg) possono provocare danni permanenti al nervo ottico in tempi brevi, se una terapia non viene prontamente intrapresa. Ricordiamo inoltre l'esistenza di: - Glaucoma secondario: diverse patologie oculari possono causare un incremento della pressione all’interno dell’occhio, con conseguente danno della funzione visiva che si somma al difetto determinato dalla patologia di partenza. Tra queste ricordiamo: traumi, infiammazioni, tumori, occlusioni vascolari, cataratta in stadio avanzato, diabete. Anche alcuni farmaci, tra cui i corticosteroidi (assunti per via sistemica o topica) e gli antidepressivi triciclici, possono causare un aumento dei valori di pressione intraoculare. - Glaucoma congenito: è una forma di malattia caratterizzata da elevati valori di pressione intraoculare, presenti alla nascita o ad insorgenza nelle prime settimane di vita. Generalmente è determinata da difetti nello sviluppo fetale, con conseguente anomalia a carico delle porzioni anatomiche deputate al deflusso del liquido contenuto all’interno dell’occhio (umor acqueo). Elevati livelli di pressione intraoculare possono in questi casi provocare nel bambino dolore, lacrimazione, fotofobia, aumento delle dimensioni dell’occhio ed edema corneale (opacizzazione del normale riflesso oculare).

3. Quante persone al mondo sono affette da glaucoma?

torna su

Utilizzando i dati forniti dai diversi studi di prevalenza sul glaucoma, si può affermare che circa 90 milioni di persone al mondo risultano affette da questa malattia, di cui oltre 50 milioni con glaucoma primario ad angolo aperto. Il glaucoma è inoltre, nelle sue diverse forme, la principale causa mondiale di cecità irreversibile.

4. Quante persone al mondo sono affette da glaucoma, ma non sanno di esserlo?

torna su

Studi sulla popolazione occidentale hanno rivelato che almeno la metà dei soggetti affetti da glaucoma non sa di essere malato. Il numero di persone affette da malattia non diagnosticata aumenta considerevolmente se si considerano i paesi in via di sviluppo, a causa delle ridotte possibilità di sottoporsi regolarmente a controlli oculistici.

5. Quali sono i fattori di rischio per sviluppare glaucoma?

torna su

I principali fattori di rischio per glaucoma includono: - Età: Sebbene il glaucoma possa colpire anche bambini e ragazzi, è più comune in soggetti sopra i 40 anni e la sua prevalenza aumenta con l’aumentare dell’età nella popolazione. - Familiarità: Soggetti con parenti affetti da glaucoma presentano maggior rischio di sviluppare la malattia rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, con l’eccezione di alcune forme particolari, il glaucoma non ha una trasmissione ereditaria diretta (se mio padre ha il glaucoma, non necessariamente anch’io ne risulterò affetto). - Razza: Soggetti di etnia africana hanno un rischio 4-5 volte superiore di sviluppare glaucoma rispetto a soggetti di etnia caucasica. Individui di etnia asiatica hanno un rischio maggiore di sviluppare glaucoma da chiusura d’angolo rispetto alla controparte caucasica. - Pressione intraoculare: E’ il più importante fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione della malattia. Sebbene il glaucoma possa insorgere anche in pazienti con pressione intraoculare normale (glaucoma a pressione normale), occhi con pressione intraoculare elevata sono a maggior rischio di sviluppare la malattia. In generale, più alta è la pressione, maggiore è il rischio di avere un danno legato alla malattia.

6. Avere la pressione alta degli occhi significa avere il glaucoma?

torna su

Non necessariamente. Valori più elevati di pressione intraoculare costituiscono un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia, ma non costituiscono di per sé la malattia. Si può parlare di glaucoma solo nel caso in cui ci sia un danno a carico del nervo ottico e conseguentemente a carico del campo visivo. Un soggetto con pressione intraoculare sopra la media, ma senza nessun danno al nervo ottico ed al campo visivo non ha il glaucoma. Tuttavia ha un maggior rischio perché questo si sviluppi.

7. Svilupperò glaucoma se la mia pressione degli occhi è alta?

torna su

Non necessariamente. Non tutte le persone con pressione intraoculare sopra la media svilupperanno nel corso degli anni glaucoma. Alcune persone possono tollerare valori più elevati di pressione intraoculare rispetto ad altre. Sarà compito del vostro oculista di fiducia giudicare quale sia il valore di pressione intraoculare tollerabile per il vostro occhio.

8. Quali sono i sintomi del glaucoma?

torna su

Ad eccezione delle forme di glaucoma acuto da chiusura d’angolo e delle forme di glaucoma in cui la pressione intraoculare raggiunge valori molto elevati, il glaucoma non dà segni della sua presenza e determina una lenta ed insidiosa perdita della funzione visiva. Poiché la malattia intacca prima la visione periferica e poi quella centrale, il paziente manterrà la percezione di possedere una buona visione fino agli stadi più avanzati di malattia. Le forme di glaucoma acuto da chiusura d’angolo si manifestano invece con i segni determinati dall’improvviso rialzo della pressione intraoculare, ovvero dolore all’occhio e intorno ad esso, occhio molto arrossato, mal di testa non responsivo ad analgesici, nausea, vomito, riduzione della visione.

9. Come viene diagnosticato il glaucoma?

torna su

Ogni oculista è in grado di fare diagnosi di glaucoma, mediante una visita che comprenda l’esame biomicroscopico dell’occhio, la misurazione della pressione intraoculare, la gonioscopia (analisi dell’angolo irido-corneale, ovvero la sede di deflusso del liquido contenuto nell’occhio), la valutazione oftalmoscopica della papilla ottica e l’analisi del campo visivo. In caso di necessità sarà l’oculista stesso a porre indicazione per esami più specifici, come l’analisi computerizzata delle fibre nervose o l’analisi morfometrica computerizzata della papilla ottica.

10. Il glaucoma può essere curato?

torna su

Al momento non esiste alcun trattamento che consenta di recuperare la quota di funzione visiva persa a causa del glaucoma. Esistono tuttavia modalità di intervento medico, parachirurgico e chirurgico che consentono di rallentare e frequentemente stabilizzare la malattia. Mentre una corretta terapia consente la preservazione della funzione visiva residua, non è tuttavia in grado di riguadagnare la vista perduta. Per questa ragione una diagnosi precoce di glaucoma è molto importante.

11. Qual è la miglior difesa contro il glaucoma?

torna su

La miglior difesa contro il glaucoma consiste nell’effettuare periodici controlli oculistici. Una valutazione oculistica completa dovrebbe essere eseguita almeno una volta l’anno in soggetti con età superiore a 40 anni. Persone con fattori di rischio noti per glaucoma dovrebbero sottoporsi a controlli oculistici più frequenti, secondo indicazione del proprio oculista. Anche bambini e giovani adulti andrebbero periodicamente sottoposti a controllo medico, poiché il glaucoma può essere presente, anche se più raramente, in queste fasce di età.

torna indietro